Alvernia-Rodano-Alpi: gli ecologisti denunciano "interferenze reazionarie" nei finanziamenti regionali

Il gruppo ambientalista della regione Alvernia-Rodano-Alpi accusa il governo di sostenere strutture legate a reti ultraconservatrici, tagliando al contempo i sussidi alle organizzazioni culturali e comunitarie riconosciute.
I rappresentanti eletti dei Verdi regionali protestano contro quella che considerano una doppiezza da parte della maggioranza di Fabrice Pannekoucke. In un comunicato stampa pubblicato martedì 14 ottobre, hanno denunciato una serie di finanziamenti pubblici a organizzazioni vicine a movimenti cattolici identitari e tradizionalisti, mentre, allo stesso tempo, la Regione ritira il suo sostegno " alle principali istituzioni culturali e universitarie ".
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Tra gli esempi citati c'è la piattaforma LIFT, scelta per distribuire video di prevenzione della pornografia nelle scuole superiori. Una missione ritenuta essenziale dal gruppo di opposizione, ma affidata, a loro dire, a una struttura " massicciamente finanziata dal miliardario ultraconservatore Pierre-Édouard Stérin " e gestita da attivisti di " associazioni cattoliche conservatrici ".
Gli ambientalisti sottolineano anche il finanziamento di spettacoli come Murmures de la cité a Moulins e Raconte-moi la France a Clermont-Ferrand, che ritengono trasmettano una " visione nazionalista e reazionaria della storia ". Infine, denunciano gli aiuti concessi alla rete Espérance Banlieues, un gruppo di scuole senza contratto già individuato per casi di molestie.
" Ogni sovvenzione deve essere valutata alla luce dell'interesse generale e dei valori repubblicani ", ha affermato la consigliera regionale Pascale Bonniel Chalier, chiedendo una maggiore vigilanza di fronte alla " crescente influenza delle reti ultraconservatrici ".
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